Guide Zero Waste

Guida alla spesa sfusa

Se lo Zero Waste ha come obiettivo la riduzione dei rifiuti, e molti dei rifiuti domestici provengono dalla nostra SPESA… come è possibile rendere sempre più zero waste le nostre commissioni? La spesa sfusa è la soluzione.

Ogni anno infatti, in Italia vengono consumate 2,1 milioni di tonnellate di plastica di imballaggi!
Di certo la responsabilità non va scaricata solo su chi acquista ma è bene comunque essere consapevoli delle piccole azioni che possiamo fare per contribuire al cambiamento.

Una persona in un negozio sfuso che sceglie un prodotto dallo scaffale

In cosa consiste comprare sfuso?

Comprare sfuso permette di ridurre al minimo gli imballaggi, acquistando solo il prodotto:
con i nostri soldi pagheremo quindi solo il contenuto e non il contenitore!
Alcuni esempi di acquisti sfusi:

  • riempire i propri sacchetti con cereali, legumi e altri alimenti
  • ricaricare le bottiglie di detersivi e detergenti
  • acquistare sapone al taglio
  • ricaricare il vino o altre bevande alla spina

In alcune realtà commerciali è possibile usufruire del servizio di vuoto a rendere: una volta finito il prodotto, l’imballaggio è riportato in negozio per essere igienizzato e riusato!

Dove comprare sfuso?

Esistono dei veri e propri negozi sfusi dedicati a questo tipo di vendita e spesso hanno un’occhio di riguardo anche per la provenienza, la stagionalità e le certificazioni degli alimenti che vendono.
Alcuni fanno parte di grandi catene e altri sono piccole realtà indipendenti in cui si possono acquistare solitamente alimenti ma anche detersivi alla spina, cosmesi solida e altre alternative sostenibili.

Anche se questo tipo di negozio purtroppo non è ancora presente in tutta Italia, sono abbastanza frequenti le attività commerciali più tradizionali con un reparto sfuso.
Entrambe le tipologie e molto altro sono inserite nella Mappa della Rete

Per tuttǝ coloro che non hanno punti vendita in zona abbiamo scritto un articolo su come vivere zero waste senza negozi sfusi  e per chiedere ai propri supermercati di fiducia di ammettere l’utilizzo di sacchetti riutilizzabili abbiamo scritto una lettera da compilare e inviare.

Due sacchetti di stoffa contenenti cibo legumi e pasta sfusi su di un tavolo

Consigli per una spesa sfusa?

Pianificare la spesa in anticipo pensando a quali alimenti ci servono e in che quantità. Il bello dello sfuso è che decidiamo noi di acquistare una piccola quantità se vogliamo assaggiare o qualche chilo se vogliamo fare scorte.
Importante è anche prevedere i contenitori riutilizzabili da riempire:

  • Sacchetti, possibilmente in stoffa, di diverse misure per prodotti secchi come legumi, cereali, pasta.
  • Barattoli e contenitori in vetro o, ancora meglio perché più leggeri, in latta o plastica riutilizzabile se già li abbiamo in casa per alimenti oleosi, umidi o polveri.
  • Bottiglie e contenitori ermetici o ben richiudibili per prodotti cremosi o liquidi tra cui anche i detersivi.

È essenziale che contenitori siano puliti e che non perdano. E’ bene assicurarsi poi che venga fatta la tara dei nostri contenitori quando viene pesata la quantità del prodotto.

In generale, non dobbiamo avere paura di chiedere educatamente di poter comprare sfuso, a volte la richiesta verrà rifiutata e altre volte invece avremo una piacevole sorpresa. Complimentare poi chi offre questo servizio permetterà di incentivarne la pratica oltre che premiarne l’impegno.

I VANTAGGI

Quali sono dunque i lati positivi di questo tipo di spesa?

  • Spariscono o quasi i rifiuti usa e getta e l’impatto legato alla loro produzione e smaltimento.
  • Il prezzo si riduce se confrontato con prodotti confezionati di pari qualità (bio, locali, equosolidali..).
  • Diminuisce lo spreco alimentare perché si possono acquistare le quantità che servono.
Una persona che riempie un sacchetto con merce sfusa.

LE DIFFICOLTA’

  • DIFFUSIONE SUL TERRITORIO
    Come già accennavamo sopra momento in Italia i negozi sfusi sono ancora troppo pochi per permettere a chiunque, su tutto il territorio, di inserire la spesa sfusa nella propria routine casalinga anche se negli anni sembrerebbero aumentare di numero, grazie soprattutto alla richiesta di noi acquirenti.
  • ALLERGIE E INTOLLERANZE
    Per coloro che devono prestare particolare attenzione al rischio di contaminazione alimentare o che richiedono alimentazioni specifiche per problemi di salute, gli alimenti sfusi potrebbero non essere accessibili.
  • ACCESSIBILITÀ
    Molto spesso la clientela dei negozi sfusi può contare su un personale in gamba e disponibile, è però essenziale che ci siano delle misure per rendere questa modalità di spesa accessibile a persone con qualunque forma di disabilità a partire ad esempio dalla struttura del negozio o forme di pre-ordine online e/o spesa a domicilio.

Per conoscere il mondo dello sfuso e della sostenibilità dal punto di vista legislativo trovate qui l’articolo dedicato.

3 thoughts on “Guida alla spesa sfusa”

  1. Ciao.
    Ho trovato interessante il tuo articolo. Nutro dei dubbi sullo ‘sfuso’ per quel che concerne la ‘scadenza’ dei prodotti. Ho l’impressione che in questo settore i controlli siano meno rigidi rispetto a quanto avviene nelle reti di distribuzione più tradizionali.
    A presto.

  2. Idea valida ed espressa molto bene
    Ho studiato anche io energetica a Padova e devo dire che le iniziative in questo senso non mancano di certo. Sarebbe bello se questa cultura si diffondesse senza avere come drive principale il guadagno economico.
    Comunque leggo sempre molto volentieri i vostri articoli
    Continuate così

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