Dal 1° gennaio, come forse già saprete, in Italia è vietata la produzione e la vendita di cotton fioc che non siano biodegradabili e compostabili ed inoltre è obbligatorio indicare sulla confezione le regole per il corretto smaltimento. Dopo i sacchetti per la spesa nel 2011 e quelli per l’ortofrutta nel 2018, i bastoncini cotonati si aggiungono alla lista degli oggetti in plastica usa e getta che non troveremo più in vendita al supermercato.
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Perché i cotton fioc?
Questa decisione è stata presa al termine del 2017 in seguito ad un’indagine di Legambiente che ha riscontrato come da soli essi costituissero il 9% del totale dei rifiuti trovati sulle spiagge italiane.
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Le prossime mosse dell’Europa e dell’Italia
La decisione italiana rientra in un più ampio pacchetto di misure sull’economia circolare adottato dalla Commissione europea per compiere una transazione verso un’economia più forte e più sostenibile.
“I piani mirano a fare il massimo uso di tutte le materie prime, i prodotti ed i rifiuti e a ricavarne il massimo valore, favorendo i risparmi energetici e riducendo le emissioni di gas a effetto serra.”
Questo insieme di misure contiene al suo interno una vera e propria “Strategia per la plastica” che, a partire dal 2021, riguarderà i 10 prodotti (tra cui i bastoncini cotonati) che ad oggi costituiscono il 70% del totale dei rifiuti presenti in mare.
Le proposte sono diverse a seconda degli oggetti interessati che vengono suddivisi in tre categorie:
-oggetti per cui sono disponibili alternative sostenibili. L’obbiettivo è quello di vietarne la produzione e promuovere l’uso dell’alternativa meno dannosa.
-oggetti per cui non esistono alternative. L’obbiettivo è quello di limitare i danni informando i consumatori e rendendo i produttori responsabili economicamente dei costi di recupero e smaltimento.
-oggetti che vengono già facilmente raccolti. L’obbiettivo è quello di assicurarsi che vengano recuperati attraverso il sistema della raccolta differenziata e inseriti nel circuito del riciclo.
In tutto ciò l’Italia si pone in prima linea infatti dal 2020 sarà vietato l’uso delle microplastiche all’interno dei cosmetici da risciacquo e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha già depositato in Consiglio dei Ministri il disegno di legge “Salvamare”. Questo prevede l’anticipo di un anno del bando europeo della plastica monouso oltre all’autorizzazione per i pescatori di portare nei porti i rifiuti raccolti con le reti.
Il problema dell’inquinamento da plastiche è lontano dall’essere risolto ma queste iniziative sembrano andare nella direzione giusta e noi speriamo che portino anche ad una maggiore consapevolezza nelle persone.
Sono davvero soddisfatta dei passi da gigante che il Ministro Costa sta facendo, ma sono sicura che tutto ciò sia anche grazie alla RETE!! Continuiamo cosi =)